I principi teorici sono ben noti: un motore fornisce una alta potenza specifica se la p.m.e. (potenza media effettiva) è alta, se il numero di giri a cui si ottiene una alta p.m.e. è elevato, se le perdite passive per attrito e per la fase di compressione sono limitate.
Partendo dall'utilizzo del nuovo sistema di trasformazione del moto si dimostra che si può ottenere:
a) Perdite passive limitate nella fase di compressione, in quanto
grazie alla Combustione a Volume Costante, l'accensione avviene
all'inizio dell'Isocora del P.M.S., quindi senza sottrazione di energia
del volano.
b) Per limitare le accelerazioni viene prescelta una corsa molto
ridotta con grande alesaggio. Il pistone assume una configurazione
molto particolare che ne favorisce la stabilità termica alle alte
temperature, la perfetta lubrificazione, mentre la sua massa è uguale o
inferiore al pistone di analoga cilindrata.
c) Per permettere una corsa cortissima, con ampia superficie di
passaggio delle valvole, la testata assume una speciale configurazione.
Per favorire un aumento considerevole delle p.m.e., viene favorito il riempimento con una forte isocora al P.M.I., raggiungendo coefficienti di riempimenti a medi ed alti regimi, pari al 120 per cento della cilindrata.